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      ITALIA 
      Italia
      sei grande nel bene e nel male! 
      Ti popola ovunque la gente cordiale 
      Che semina i campi radiosi e fecondi. 
      La gente che soffre e che tacita aspetta. 
      Che ha mente geniale e che sa lavorare 
      Poeti e artigiani son tutti tuoi figli 
       
      E adesso per loro distruggi gli artigli 
      Di tanta violenza che oltraggia e avvilisce. 
      Ritorna com'eri ! Oh  Italia
      possente! 
      Riforma i sentieri più fulgidi e fieri 
      Che secoli addietro già furono amati 
      E gli avi d'un tempo saranno onorati.   
       
        
       
      
      DISPERATO
      SUD 
       
      Ancora una volta la terra ha tremato 
      Il sisma ruggente che spezza e travolge 
      Si è rivelato …e tutto ha annullato. 
      Sui cumuli inerti di sassi e ruine 
      Non restano altro che lacrime e croci 
      Con l'eco dolente di amatissime voci. 
       
      Dinanzi a memorie di templi  di case 
      Di strade e sentieri…la mente vacilla 
      Il cuore non regge e il corpo si arrende. 
      Perché? Si domanda il superstite immoto 
      E sgomento si chiede: a che prò le fatiche 
      Diuturne e snervanti di povere vite? 
       
      Ciascuno si prodiga a fare…a
      scavare 
      Con l'unghie dolenti e l'anima afflitta 
      I miseri resti di tanti innocenti 
      Che sono volati …lassù come Santi 
      D'intorno squallori  delirii  tragedie 
      E flebile giunge un lamento lontano: 
       
      Chi piange? …Chi chiama?… 
      Più presto!…Più presto!… 
      Il tempo non conta  ma vale sperare. 
      pur contro il destino che annulla 
      E disperde le vane speranze 
      Nel livido albore di aurore diacciate. 
       
      S'invoca la fine che allevia i
      dolori! 
      Funesto novembre  tu questo hai portato 
      Nei luoghi più belli del Sud disperato! 
       
        
       
      TORRE DEL LAGO 
       
      Clima lacustre che ispirò Puccini 
      Poiché con vena italica e geniale 
      Seppe trasfonder in nota musicale 
      Ogni sentire oltre i suoi confini. 
       
      Gli accordi si snodavano d'incanto 
      E diveniva sempre un dolce canto 
      Che sulla distesa chiara si librava 
      E in ogni  selva e canneto s'insinuava. 
       
      Romanze e barcarole in dolci
      accenti 
      Nati dai più profondi sentimenti 
      Cantavano le gesta  amore  e morte 
      Di eroi attanagliati dalla sorte. 
       
      Torna ascoltando la malia del suolo 
      Qual fosse panacèa per ogni duolo 
      Sia nel vespero sereno che all'aurora 
      Intridendo nell'anima ogni fòla. 
       
      Tornano melodie struggenti 
      Mai scordate:… 
      "Oh! Dolci baci … 
      Oh! Languide carezze"… 
       
      Tra l'odore di muschio bacche
      e lichene 
      Ogni Eroina in riva al Lago viene 
      Assaporando assorta l'estasi divina 
      Che reca il lago fra musica e poesia.   
       
        
      PISA
      E LA SUA TORRE 
      Tu
      fosti detta: Vituperio genti 
      Ma la tua gloria è nata da più fonti 
      e in ogni fase italica... presente 
      e ghibellina fosti avversa a Dante. 
      Ma ciò
      non ti servì per eclissarti 
      e grandi artisti vi lasciaro impronte. 
      Lo "Stil Pisano" fu copiato e amato 
      e ancora adesso viene contemplato 
      Il
      Duomo, il Battistero e Tor Pendente 
      conservano quel fascino che attrae 
      e porta all'attenzione di quell'Arte 
      che ti fece romana avanti Cristo 
      
        
       
       
       
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      MAGIA
      NAPOLETANA 
      Napoli
      desta incanto e simpatia, 
      con la cordialità che a tutti ispira, 
      il suo folclore schietto e prorompente 
      conquista e sa allegrare tanta gente. 
       
      Vomero, Piedigrotta, Mergellina 
      Il Porto, Marechiaro, Santa Lucia 
      Son nomi popolari e conosciuti 
      Che mille canzoni dolci e appassionate 
      Hanno portato in giro e immortalati. 
      Quanti
      poeti sommi o sconosciuti 
      In ogni fibra del cor l'hanno sentita 
      Quella creativa magìa napoletana? 
      Con le sue donne volitive e seducenti 
      Coi suoi profondi e carnali sentimenti. 
      Con le
      marine e gli echi d'oltremare 
      In ogni tempo hanno insegnato a amare 
      A chi viè giunto sia pure per diporto 
      E che l'ha eletto a suo sicuro porto. 
      La vena
      di chi l'ha descritta e l'ha cantata 
      Ha reso felice chi l'ha sempre amata 
      Donando amore e merito e decoro 
      A Napoli splendente come l'oro. 
       
        
       
      I
      BRONZI DI RIACE 
       
      Giacquero a Riace i due
      gagliardi eroi 
      A lungo soli nei fondali anfratti 
      Per secoli restarono a sognarvi 
      Le loro giostre nei mortal cimenti. 
       
      Alfine un giorno ritornati a
      luce 
      L'italiche contrade han ripercorse 
      Fra stupefatti e singolari omaggi. 
       
      Non inneggianti certo alle
      battaglie! 
      Dei bronzei eroi le membra assai perfette 
      Sanno destare ancordesii muliebri 
      Seppure fusi in statue con scudi ed elmi. 
       
      Ma scudi ed elmi sono ormai
      spariti 
      Assecondando brame più private 
      Che non tengono conto delle glorie 
       
      Gli eroi immortali stanno a
      ricordare 
      Che ben legano assieme forza e ardire 
      Fierezza e nobiltà di lineamenti 
       
      E se beltà  è compagna alla tenzone 
      In ogni protagonista vi è la perfezione. 
       
        
       
      BOLOGNA 
      Dottrina e gastronomia 
       
      La calda Bologna che ha sempre insegnato 
      E nelle dottrine ha tutto impegnato 
      Sa pure godere di gran conversari 
      Con cura allestiti per gli anniversari. 
       
      Conosce i suoi piatti copiosi  di salse 
      Che danno ristoro nutrendo assai bene   
      Chi sa lavorare e sa pure mangiare 
      E poi  nelle danze alfine si sfrena. 
       
      Si critica spesso cotanta allegria 
      Ma è bello scacciare la malinconia 
      Che il mondo ci  reca coi falsi ideali 
      E il modo facile per  dare allegria 
       
      È quell'intervallo di sana euforia 
      Attorno a una tavola  che può dare il via 
      Ad un girotondo di allegre risate 
      Fra  grate mangiate e ardite bevute. 
       
        
       
      SIENA DEL PALIO
       
      Siena
      città toscana dei tre Colli 
      ha avuto genti savie e pure folli. 
      Con l'atmosfera dolce del panforte 
      impose del rispetto pure a corte 
      sia
      quella Viscontea che Petrucciana. 
      Ancora la sua terra è assai apprezzata 
      perché per la pittura viene usata 
      e l'allegria delle sue Contrade 
      resta
      nel Palio in cui disputa a sorte 
      l'orgoglio del fantino e del cavallo 
      che spesso però genera furore 
      nella contrada che non si è fatta onore. 
      
      
       
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