DAL LIBRO "ITALIA"  - Parte 2°

Ed anche il libro "Italia" oltre a Parte 1°
 e Parte 3°

Le poesie

dedicate

alla mia Patria


LA FONTE DEL FICO IN SABINA

 Murmure d'acqua
Che nasce dalla terra
Da una sorgente antica
E benedetta
Che un vecchio fico
Protegge a braccia
Aperte.

       Fra crepe e sassi  la fonte
È quasi ascosa
Ma è tramandata
Per le sue virtù.
Conosce soste di viandanti
Erranti e casti baci
Della gioventù.

Eterna se ne sta fra erba e rovi
Ed offre fresco e pace
Ad ogni età.
Pozza sorgiva limpida
e tranquilla
Forse bevanda
di un gran Dio sabino

       che testimone muto
all'ombra sta
E nell'anfratto in cui zampilla
E sorge
La danza di quel Dio
Sol' essa scorge.



UMBRIA QUIETA E SOLATIA

Il sol levante bacia ognor le zolle
E la capretta bruca sopra il colle
I prati sono verdi pien di gemme.

Fra boschi silenti e voli di farfalle
Case turrite e rocche sopra i monti
Strapiombi coltivati a ulivi e grano.

Giardini in fiore attorno ai monasteri
Che parlano di pace…oggi e ieri…
Serena e verdeggiante è l'Umbria avita
Che placa il cuore e ispira i miei pensieri.



TOFFIA

OH! Borgo antico che stai fra le colline
Turrita Toffia dell'avi miei sereni
La quiete che m'effondi drento al core
Parla di sentimenti e di culture.

Magici canti e serenate amate
Riportano gli effluvi ed i languori
Uniti a preci dense di mistero
Nella chiesetta accanto al cimitero.

La campana scandiva il suo richiamo!

Sembravano essere gli angeli a cantare
Quando mamma l'assolo acutizzava
Con voce artista che in alto prorompeva
E sugli astanti un fremito correva.

Ricordi remoti di racconti antichi
Ascoltati d'attorno al focolare
E quei ricordi ci terranno uniti
Quando altro tempo passerà d'allora..

Semplice terra forse un poco ingrata
Per quelli che l'amarono…fedeli.
La terra sabina tutt'ora è tale e quale
Perché la civiltà non la… degrada. 



ALTI  FUSTI DEL CIMINO

Solenni boschi
Che parlate al cuore
Sì verdi e adusti
Tutto sovrastate.

Or che per mani umane
Scomparite
Giammai nessuno
Vi potrà scordare.

La bruna terra
Amica e generosa
Parla d'antiche genti
Umili e fiere.

Di schiene curve
E di mense frugali
Membra robuste
E cuori generosi

Che sotto l'alti fusti
Hanno sudato…
Memento eterno
dell'impegno umano!

STELLE E VELE A TARQUINIA

Il cielo è trapunto
Di stelle lucenti
Il mare è un tripudio
Di vele vaganti.

Il bianco lunare
Il lido silente
Di Pirgi e di Etruschi
Passato e presente.

Tarquinia è un sussurro
Di pace e di quiete
Che veste d'azzurro
Le ore più liete.

Tra mare e collina
Pur l'aria è fremente
E pare una trina
Così trasparente. 



IL FARO DI ANZIO

Se c'è burrasca
Oppur la mareggiata
Al  Faro si guarda
Con ansia disperata.

Come una stella
La  fiaccola lucente
Ridona speranza
Ad ogni navigante.

La luce brilla
Mentre il cielo è scuro
E l'arrancare diviene
Più sicuro

Perché  c'è solo
Quella scia splendente
Che a salvamento porta
Chi è dolente.



FIORENZA

Culla d'ogni arte
Fosti tu fiorenza
Ch'ancor ne mostri
al mondo la bellezza
il prestigioso Giglio
ancora vale da sempre
pure fuor dello Stivale.

Fra chiostri  statue
Cupole e palazzi
Fan bella mostra
Sculture  quadri  arazzi.
Le insigni firme
Tutte son presenti
Destando invidia
A adulti ed a ragazzi.

E l'Arno canta
La sua serenata
Unita ai grilli
Della Maggiolata
Per dire che
L'italica cultura
Sa imporsi sempre
E poi nel tempo dura.


RICORDO  SABINO

Distese di prati dorati
Filari di viti mature…
E sempre presenti gli ulivi
Frammisti alle more dei rovi.

Bastava al mio core infantile
Veder le farfalle volare
Oppure raccogliere un fiore
Unito all'agreste cedrina.

Ritratto di vita vissuta
Ricordo di un tempo che fu
Ritorna alla mente matura
Che non sa scordarlo …mai più.

Rivedo quei campi inondati di sole
Risento i profumi de' miei ciclamini…
La tenera infanzia in letizia vissuta
Vivace ritorna alla mente che ancor l'assapora

Ricordo sabino sì tenero e fresco
Lasciato hai un gran solco
Nel cor di bambina…e una lacrima
Bagna la gota appassita.



DAVANTI AL LAGO DI TREVIGNANO

Una dolcezza nuova
Vibra attorno
A tutto il lago
Calmo e trasparente
Delimitato da vetuste piante
Che specchiano nell'acqua
Il loro verde.

Nel lago che m'attrae
Getto i pensieri
E mi ritrovo a un tratto
Senza veli:
s'è denudata l'anima
e il mio cuore
lo sento  come fosse
un nuovo cuore.

Tal quale a quello
Di fanciulla in fiore!

Sento nuovi pensieri
E nuovi ardori
Che mi ridanno forza
A proseguire
Nel mio calvario
Non più  senza fine

E vedo innanzi a me
Dei nuovi eventi
Che mi daranno ancor
Giorni fulgenti.



IERI E OGGI

Terra d'Etruria vetusta e generosa
Hai conservato in antri ben nascosti
Metropoli disperse e sotterrate
Dai tuoi abili figli costruite.

Ritornando alla luce gemme ed ori
Illustrano passati d'opulenza
Che spronano a calcar l'orme sapienti
Per non disperdere rari insegnamenti.

Nati fra prati colmi di corolle
D'anemoni splendenti e variopinti
Accanto al mare azzurro che nel seno
Conserva anch'esso magici tesori.

Anfore di argilla e bronzo e rame
Rese preziose dai procedimenti
Di mani artigianali  intelligenti
Creati  così molto poveramente.

E sembra d'oggi tutto quel trascorso
Vissuto fra tenzoni e fra dominii
Giacché lo spirto indomito è ancor quello
Sempre attuale per nulla tramontato.

Chiunque dipoi in terra etrusca nasce
Conserva l'arte e il senno in tutti innato.



NAPOLI  MULTIFORME

Napoli bella che fosti capitale
ti resta di quel tempo la fierezza
Che rende celebre la tua mutevolezza.

Da troppi grandi fosti posseduta!
Nessuno all'infinito t'ha tenuta !
Ma tu sei sempre pronta all'avventura.

Le civiltà più astruse e disparate
Sono assommate nel tuo sangue  e usate
Nelle svariate licenze concepite.

Per questo appari estrosa e esuberante
E sai trattar le genti  tutte quante
delle cui molte esigenze sei appagante.

Sai offrire anche reazioni esilaranti
col tuo dialetto in bocca a Pulcinella
Che dice verità sì schiettamente

Scherzando pure sulle tue sventure
Che sai cantar nel vento le brutture.
Ma a sera ogni tuo figlio va a pregare

Da San Gennaro…per fasrsi perdonare.



TOR SAN LORENZO
Piccola Capri

Arcate bianche e pensili giardini
Palmizi  verdi e buganville in fiore
E all'orizzonte…mare  mare  mare.

Piccola Capri  oasi accogliente
Ristoro ambito nel mese più asfissiante
Tu offri fresco e …quiete  quiete  quiete.

Patii nascosti fra vialetti ombrosi
Incroci di strade con tazze variopinte
e nubi di farfalle…tante  tante  tante.

Poi  nella notte  soltanto mare e cielo
Musiche dolci e fresco di gelati
In compagnia di …stelle  stelle  stelle.



FASCINO TRIESTINO

Trieste ha un fascino particolare
Che ha il suo inizio a Miramare
Fra Parco e Castello d'età imperiale
In ogni lingua la sua storia vale.

Sa conquistare coll'operetta
Che sa recitare in maniera perfetta
E colle musiche briose e festanti
Ancor per certuni sono trascinanti.

Trieste è splendida audace e ariosa
Sa fare bene qualunque cosa
Persino il vento che si dice Bora
Arriva rapido a qualunque ora.

Più non sorprende più la sua spira
Che per il vento ormai più ci s'adira
Fra mare ed Alpi si può viver bene
Quindi inquietarsi a nessuno conviene.

LUCANIA GRECA E  SARACENA

Lucania  terra di memorie antiche
Soggetta sempre a fremiti e disastri
Conservi nel massiccio del Pullino
Il pino loricato di foresta.

Ora sopra una bocca del Vulture
Si sono aperti il varco due laghetti.
Visione  amena è rallegrante il core

Tuguri quasi amati e umanizzati
Celebri oggi come monumenti
Pei figli sparsi per il vasto mondo
Con menti pronte e mani assai robuste.

Costretti  a dare il loro ingegno ad altri.
Fra templi piane e splendidi castelli
Si vaga ovunque a ritrovar la  Storia.


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