GENTE D'ABRUZZO FORTE E GENTILE
Gente
d'Abruzzo
Del mare oppur de' monti
Par racchiudere in sé
Albe e tramonti.
Nel dire è franca
E col piglio dritto e onesto
Sa superar comunque
Il dì funesto.
Con
dignità severa
Alacremente
Pone nell'opra la forza
E pur la mente.
Con
dolcezze nascoste
Sa donare
Pur quando sembra
Che non sappia amare.
Non
cerca lodi
Ma l'ipocrisia
Se un dì s'affaccia
Sa spazzarla via.
La
sua amicizia
La dona con prudenza
Ma quando la trova
Non
può più starne senza.

GENOVA DELLA LANTERNA
Contraddittoria
e millenaria Zena
Severa e grande eppure assai modesta
Possiede gente in gamba e intelligente
Che si distingue ma fa l'indifferente.
La
parsimonia è sempre il suo movente
E ciò la fa innalzare assai sovente
Perché allargando la tela come un ragno
Saprà trovar la strada del guadagno.
Città
stupenda simmetrica geniale
Che sale e scende dall'alto fino al mare
E la Lanterna illumina ogni sera.
Per
chi sta in moto e chi sta a navigare
Quello è il suo punto fermo da guardare
E la Superba sta sempre lì a aspettare.

SICILIA
ARDENTE
Sicilia
ardente
Terra di passione
Fatta di fuoco
E intrisa di rancore.
Tu
che fai parte
Dell'Italia intera
Dai vita a gente
allegra eppure austera.
In
ogni porto
Ove giungono i tuoi figli
Mai si lasciano sgominare
Dai perigli.
Ed
anche il mare
Che l'Isola circonda
Porta pel mondo
Il canto come un'onda
E su
quel canto
Va l'eco di amori
Assieme alle leggende
Dei Pupari.

SOLE
SUI FIORI DI ROMA
Sopra i terrazzi
È sorto il primo sole
Baciando vasi
Colmi di rugiada.
Giunta è la primavera
E il suo tepore
Discioglie vecchie membra
Intorpidite.
Sui rossi tetti
Scintillanti al sole
Si posano gli uccelli
Mattinieri.
Tutta la vecchia Roma
Addormentata
S'è già svegliata
Al magico richiamo.
Fiori d'ogni colore
D'ogni specie
E sopra alto brilla
Ardente il sole.

LA
CONCA D'ORO
Il golfo di Palermo è un gran teatro
Che abbraccia tutta l'isola ed incanta:
zagara e fichi d'india tutt'attorno
danno alla Conca il classico contorno.
Quante anime anelanti di bellezze
Sono attirate da simili grandezze!
Quant'altre civiltà ivi sbarcate
Le loro costumanze hanno lasciate?
Nei secoli i ricordi son
precisi
Si ritrovano in manufatti e stili
Storie e leggende hanno fatto presa
Lungo un cammino che fu di lunga ascesa.
La sua natura indomita è
apprezzata
Per ogni vicenda anche romanzata:
amori e gelosie rancori ed odio
per ogni fatto è sorto un repertorio.
Pure nell'amicizia e nell'ospitalità
Sa dimostrare la sua regalità.

CIRELLA
DI DIAMANTE
Aria serena e libertà
tranquilla
Fan di Cirella una spiaggia
Sana e bella
Che ogni viaggiatore induce a amare
Nel mentre s'incanta
E resta a meditare.
Quell'isolotto a fronte la scogliera
Stagliato all'orizzonte
Fa pensare
Che il bacio delle onde
ognora attende
mentre il mistero tacito
diffonde.
E il culto dé morti del LAOS
si riaccende!
Siccome i Miti amati e tramandati
Eguali sia a Cirella che a Diamante
Che nella Grecia Magna sono sorti..
Antica terra di pastori e Eroi
Che Roma vittoriosa sottomise
Lasciando teco il mare Faro e Luce.

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AMALFI CITTA' MARINARA
Fra
le città costiere sorge Amalfi
Coi suoi ricordi storici più belli
Del tempo in cui gloriosa e rispettata
Impose il suo Diritto Marinaro.
Sta
Flavio Gioia nocchiero insuperato
A fronte al mare conosciuto e amato
S'erge superbo sopra al monumento
Quasi a protegger l'acqua da ogni evento.
E par
che dica con solenne gesto:
Oh! Amalfi dolce patria del mio core
Tu sei rimasta così suggestiva
Che ancora sei pel mondo calamita.

ASSISI DELLA PACE
Assisi
mesta Assisi francescana
Paese di preghiera e di perdono!
Ispirasti santi d'ogni Terra…
Ancora ispiri e sai acquietare i duoli.
I
canti tuoi sì mistici e eloquenti
Sanno donar conforto e rincorare.
Tu sola brilli ancora come un faro
Da cui sprigiona il più caldo richiamo.
In te
si sono accese le speranza
che Pace si concluda sui tuoi altari
ove col quotidiano salmodiare
proviene a tutti un vivo incitamento
concretizzato
in questo ammonimento:
"chi vive bene è chi opera e lavora
ed ogni tanto sosta per pregare
anche per quelli che non sanno amare!"
Se
tutta l'umanità si saprà unire
Senza farsi alienare da passioni
E stretta solo in pia corale prece
Sarà da sola l'artefice di pace.

RAVELLO E' UN INCANTO
L'edera
tappezza il muro d'ogni villa
Incastonata al pari d'un gioiello
Nella vallata ariosa e verdeggiante
Distesa sopra al mare spumeggiante.
Partenopea la splendida Ravello
Dona prestigio con quel c'ha di più bello:
tramonti intensi incendi all'orizzonte
facendo luccicar specchi e tornanti.
Splendenti
fiori dai vividi colori
Che vanno a incorniciar finestre e aiuole.
L'eterno incanto che incatena e attrae
Lo
seppero cantar tutti i suoi Vate
E sulla scia di quel fascino arcano
Fra mare e cielo fiorirono gli amori
Di
artisti insigni che la scelsero a dimora.
D'essi Ravello… ne è orgogliosa ancora.

SARDEGNA
Terra
isolana aspra ed assolata
Sempre contesa dai conquistatori
Odiata e amata in egual misura.
Costanza
orgoglio e puri sentimenti
Racchiudi nel tuo cuore di diamante
Possiede spiagge d'oro e monti infidi
Lande
deserte e acque verd'azzurre
Che da millenni circondano i Nuraghi
Creati da possenti civiltà sepolte.
Antica
terra rigida e tenace
Che forgi l'esistenze più robuste
Costringi a volte a volgerti le spalle
A
tanta gente austera e laboriosa
Che a vivere di poco è sempre adusa
E che se emigra resterà dolente.
È
amica vera la gente di Sardegna
Che del rispetto antico è sempre degna.

PIETRE
ROMANE
Pietre vecchie e solenni
Riportate alla mente
Le genti probe e sagge
Vissute anticamente.
Le forze che trapelano
Da rocche e da muraglie
Illustrano un passato
Grandioso e illuminante.
Tutta quella possenza
Ci sovrasta davvero
E schiaccia il nostro orgoglio
Riportandolo a zero.
Dei ruderi che restano
Sia pur solo a memento
Vale assai più di noi
Un misero frammento.

CALABRIA
Calabra terra che rechi i tuoi
richiami
Pur con messaggi ermetici e nascosti
che la tua gente poco ciarliera e schiva
non ama certo farsi compatire.
Radici antiche sai recare
altrove
E vi trapianti ognor usi e costumi
Parlando di leggende e di fatture
Ed ogni fantasia sembra verace.
Dei pascoli e dei boschi
sempreverdi
Narrare sai fatiche e sofferenze
Del mare immenso con le sue scogliere
Racconti le leggende marinare.
Non si contamina la Calabria
in fiore
Coi suoi filari di fichi e di nocciole
L'ossigeno sovrasta ogni tossina
Sia in entroterra che sulla marina.
Odor di cedro e di mille
zagare
Imprime un marchio
da non più scordare.

CUPRA
MARITTIMA
della Malacologia
San racchiudere i segreti
del mare
Le conchiglie che fanno sognare
Che raccoglie il bambino felice
E l'esperto che sa quel che dice.
Ed ogni anno una Mostra
allestita
È da un mucchio di gente gradita
Proprio là in quella Cupra Marittima
Dove ogni estasi e quasi legittima.
E quest' hobby ch'esalta e nobilita
La fantastica ricerca facilita
Ed ognuna vorrebbe per sé
La più bella conchiglia che c'è.

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