Il 20 marzo 2006 si
sono riunite a Roma una ventina di persone, convocate da Maria Caterina
Chiavari. L’incontro è stato aperto dal dottor Claudio Francia
con una introduzione sui principali punti del programma dell’Unione.
Sono state poi affrontate alcune tematiche, che vengono riportate qui di
seguito.
Il ruolo internazionale dell’Italia è stato ripreso da diversi
interventi. Bisogna perseguire i processi di pace, ripudiare la guerra
ed uscire dalla situazione irachena ed afgana. Rilanciare la posizione
della nostra Patria in Europa. E' necessario per l’Italia costruire una
posizione attiva nell’area mediterranea ed in Africa.
I rappresentanti delle associazioni di volontariato hanno affrontato il
problema dell’immigrazione, sottolineando la necessita di migliorare la
loro integrazione, sia per i regolari che per i qualificati le cui
competenze non vengono adeguatamente utilizzate. Invece potrebbero
portarci nuove risorse se saranno incentivati ad aprire, ad esempio,
piccole imprese. In particolare è stata richiamata la complessità e
contradditorietà delle procedure per i rifugiati politici, che si
trovano senza diritto di lavoro durante il processo di accettazione. E'
stata fatta una piccola proposta provocatoria: "dato che i rifugiati
politici vengono in Italia a causa delle guerre e conseguente vendita
delle armi, perché non tassare i costruttori d’armi e devolvere il
denaro per sostenere i rifugiati?".
Occorre accrescere l’attività di aiuto agli indigenti ed alle nuove
povertà. Ritrovare un ruolo sociale ed attivo per i pensionati.
Affrontare lo stato di invivibilità delle carceri, e ai carcerati
dimessi trovare lavoro.
L’aumento delle cause civili e penali, l'allungamento dei processi, sono
la causa importante della crisi della giustizia.
Per aiutare i giovani e le famiglie vanno rafforzate le strutture
sociali (asili nido, servizi) e diminuiti i costi degli affitti delle
abitazioni, piuttosto che dar loro sussidi diretti.
Diversi interventi hanno richiamato la situazione di guasto
istituzionale, di degrado della stessa democrazia prodotta in questi
anni, dall’attacco alla magistratura, alle istituzioni economiche ed
alle banche.
Rafforzare il sistema parlamentare diventa pertanto necessario, con una
maggiore trasparenza ed una vera comunicazione al cittadino
dell’attività legislativa e decisionale. Occorre rilanciare le
istituzioni ed il sistema pubblico, superando il nepotismo ed il
clientelarismo, ricostruendo capacità ed esperienze. Per il rilancio
della pubblica amministrazione, della stessa economia e come condizione
per dare lavoro ai giovani, occorre ridare spazio al merito e premiare
la competenza.
Per ridare spinta e rinnovare occorre aprire e sburocratizzare i sistemi
pubblici e privati, dalle università, agli ordini, alle strutture
sindacali spesso chiusi in una difesa corporativa.
Infine alcuni interventi hanno richiamato il tema della comunicazione
politica sottolineando la necessità di presentare in modo semplice e
sintetico il programma. E' la condizione importante per essere recepito.
Si potrebbe anche raccogliere in un numero monografico, o in internet i
migliori interventi sul programma espressi dagli italiani!
|