Mi presento


S
ono Maria Caterina Chiavari di origine genovese, nata a Roma il 14 agosto 1933 e  la prima di 5 figli. Nella mia gioventù ho viaggiato molto perché mio padre era un diplomatico. Sono stata guida e scolta nell’AGESCI. Durante il liceo classico mi sono occupata di bambini ciechi e scrivevo loro le favole in braille. Ho fatto l’ultimo anno al liceo classico dalle suore rosminiane a Domodossola. Sono una sostenitrice delle idee di Rosmini e
sono molto contenta che Antonio Rosmini sia diventato beato.
A Roma, con un gruppo di suore spagnole, durante l’università, la domenica, davo lezioni di diritto agli operai nelle borgate. Mi impegnavo, come damina della San Vincenzo, ad andare a trovare le vecchiette sole per tener loro compagnia e dar loro generi alimentari. Facevo parte di Rinascita Cristiana e partecipavo alle riunioni. Mi sono laureata il 24 luglio 1957 in Scienze politiche ed il 7 settembre dello stesso anno mi sposavo con Pietro Marini Clarelli. Ho 3 figli: Maria Vittoria, Luigi e Laura; due nipotini Caterina e Francesco.
Dopo pochi anni di matrimonio i medici hanno diagnosticato la sclerosi a placche a mio marito. Sono andata con lui molte volte dalla Madonna sia a Lourdes che a Loreto, come infermiera, con l’UNITALSI. Questa malattia ha portato tanta sofferenza  per tutta la famiglia sopportata con cristiana rassegnazione. Faccio parte della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (F.I.S.M.), una associazione che aiuta i malati  ed i loro familiari dando notizie mediche ed assistendoli con volontari. Io l’ho curato fino all’ultimo ed è morto il 26 agosto del 1987 a casa. Mentre lo assistevo sono riuscita ad insegnare ad un gruppo di operai, che avevano bisogno di avere il diploma di III Media ed a far loro superare l’esame. Avendo partecipato al Concilio Vaticano II e volendo approfondire i documenti, mi iscrissi nel 1968 alla Pontificia Università Gregoriana conseguendo la Licenza in Teologia Morale.

 

Sono stata eletta rappresentante degli studenti della facoltà di teologia al Senato Accademico della Gregoriana. E’ stata la prima volta che una donna ne facesse parte. Ho fatto il cammino neocatecumenale in parrocchia. Ho insegnato religione nei licei: classico, scientifici ed europeo del Convitto Nazionale di Roma. Faccio parte dell’Associazione Teologica Italiana per lo Studio della Morale (ATISM ), dell’Associazione dei Teologi Italiani (ATI), del Segretariato  Attività Ecumeniche(SAE). Dal 1989 sono nel gruppo degli “Amici di Nevè Shalom/Waat as Salaam” che aiutano finanziariamente il villaggio, nato per la tenacia di Padre Bruno Hussar, tra Gerusalemme e Tel Aviv in cui convivono ebrei, cristiani e mussulmani.
Sono da anni nell’Amicizia Ebraico Cristiana (AEC) di Roma di cui sono stata Presidente e come tale ho rappresentato la Federazione delle Amicizie Ebraico Cristiane nei congressi dell’International Council of Christians and Jews (ICCJ). Sono Presidente dell’associazione ASSEFA (onlus) che si occupa di adozione a distanza dei bambini del Tamil Nadu (India) e di vari progetti che si possono realizzare nei villaggi e specialmente per l’edificazione delle scuole.
Una camera della mia casa è adibita  ad ufficio.

Da un momento all’altro nel settembre del 2001 é iniziata la malattia che mi ha colpita, in novembre mi sono paralizzata. Mentre ero ancora in ospedale, già destinata alla carrozzina, le consorelle della Congregazione della Madonna della Misericordia di Savona, mi hanno eletto Priora.
E’ per me un “segno dei tempi” perché questa votazione dimostra che si stima importante, la scelta di una persona che dà l’esempio di accettare la propria situazione volgendola al positivo. Come ho vissuto e sto vivendo questo cambiamento di vita  è descritto nei miei articoli.