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di Lea Mina Ralli

ODE AL
MILITE  IGNOTO



 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Ignoto Milite che sei tornato
Da un lungo viaggio mal ripagato
Non hai più un volto e neanche un nome
Ma nei tuoi resti c’è un grande valore

Prologo certo predestinato
Fu quel tuo andare sì disagiato
Nel dolce idioma certo cantasti
Per confortarti nei mille contrasti.

Solo tu fosti l’Eroe più vero
Che la sua mamma vestì di nero
Mentre pregava pel gran ritorno
Versando lacrime di notte e di giorno.

I tuoi disagi annoverava
E intera l’anima se ne lacerava.
A mille a mille gli Eroi di guerra
Perirono al fronte d’ostile terra.

Gagliardi e intrepidi i cuori infiammati
Dei loro sogni furon privati.
Col fiato corto fra neve che abbaglia
Caddero come fantocci di paglia.

Sol per l’onore di Patria e Bandiera
Che questo mondo …restò com’era!
Tu sei tornato a nome di tutti
per riscattare i miseri frutti.

Fu Redipuglia a renderti onore
Con la Medaglia plurale al valore.
Spazzando il tuo marmo il vento trasporta

Il monito eterno d’un anima morta:
“Fratelli che oppressi lottate e soffrite
Le guerre del mondo per sempre bandite!”.