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SUCCESSO DI PUBBLICO PER
"AMERICAN GANGSTER"
DI RIDLEY SCOTT
Il sogno americano tradito
di Giuseppe Trabace


 

(scheda)

Una storia vera questo kolossal - con150 minuti di durata - che scandaglia a grandi linee il mondo delle enormi fortune originate dal traffico criminale della droga e punta sul tratteggio delle personalità dei due antagonisti Frank e Richie. Forse lo sceneggiatore Steven Zaillian mette troppa carne al fuoco e, in conseguenza, alcuni aspetti non sono chiari quali le figure oggettivamente ambigue, e in ogni caso convenzionali, della madre e della moglie di Frank. La regia del collaudato Scott è vigorosa, non va troppo per il sottile ma riesce a far scorrere, anche in forza di un montaggio eccellente, la storia senza intoppi, mantenendo intatta l’attenzione dello spettatore per tutto il corso del film. Di certo non ci sono l’intensità e la coloritura dei personaggi del filone del padrino del grande Francis Ford Coppola. Il regista si ispira a certo cinema statunitense di ottima qualità artigianale degli anni 70.

 

Un regista per tutti, William Friedkin. Questo film necessitava di due interpreti prestigiosi e lo spettatore non rimarrà deluso, anche per la grande popolarità degli attori Nel ruolo di Frank c’è il premio Oscar Denzel Washington, che approfondisce il personaggio con misura e professionalità. Russel Crowe è un prestante Richie. Il personaggio lo prende di petto con irruenza, poi riesce, nel corso della storia ,ad approfondirne i contorni giocando sulle sue indubbie doti di comunicativa. Adeguati gli attori di contorno. Molto godibili i pezzi musicali e splendida la fotografia
 

Frank Lucas, il gangster nero che in incognito trae enormi profitti dal controllo dello spaccio della droga nella New York degli anni 60, conduce una vita privata austera senza ostentazione di ricchezza. E’ la sua carta vincente per mimetizzarsi ma lo tradisce l’amore profondo per la moglie. Non sa resistere al regalo che lei gli fa di indossare, in occasione di un famoso incontro di boxe, una preziosa e sgargiante pelliccia di cincillà e di piazzarsi, in mezzo a tanti vip, nella prima fila del bordo ring. Il testardo poliziotto Richie Roberts, a caccia da tempo dei grandi “ padroni “ della droga, metterà sotto la sua lente investigativa lo sconosciuto Frank e questo sarà l’inizio della sconfitta dello stesso. Nella patria del consumismo il sogno americano può trarre la sua linfa anche nell’accaparramento di enormi somme di denaro, qualunque sia la sua provenienza? Forse è questa la tesi del film di Ridley Scott “ American gangster “.
Frank, poverissimo in gioventù, è stato per molti anni guardia del corpo – talvolta killer - di un boss della malavita newyorkese e dopo la morte di quest’ultimo diviene nel 1968 un mammasantissima del traffico di droga. La sua viva intelligenza lo porta ad inventarsi un sistema ingegnoso e originale per lo sviluppo della sua attività criminosa. In via personale organizza un sistema di importazione dell’erba direttamente dal Vietnam, ove infuria la terribile guerra tra gli Stati Uniti e i Vietcong. Abbatte i costi dell’intermediazione criminale e garantisce ai fruitori delle droghe pesanti una qualità del prodotto di gran lunga superiore a quella esistente sul mercato.ed un prezzo nettamente concorrenziale. L’uomo è spietato, non rifugge, ove costretto dalle circostanze, dalle uccisioni ma la sua vita privata è ineccepibile Ama le famiglia, sistema la sua parentela all’interno del suo impero personale, è un uomo pio. La sua attività la svolge sotto traccia, non utilizzando i canali usuali della malavita anche se non può esimersi dal contattare per problemi di “ buon vicinato “ le altre famiglie criminali che operano sul territorio.Ha rapporti “ amichevoli “ con i poliziotti corrotti cui non lesina sostanziose tangenti. La sua disgrazia è di incontrare sulla sua strada Richie, poliziotto efficiente ed integerrimo sul piano della incorruttibilità. Questi di contro, che pure studia di sera per divenire avvocato, ha un vita privata disastrata. Frequenta amici di infanzia dalla fedina penale sporca, è divorziato con un figlio a causa delle molteplici relazioni con donne di tutti i tipi, vive solo come un cane. I suoi capi gli affidano il compito di coordinare un gruppo di esperti poliziotti al fine di scoprire nel quartiere nero di Harlem il responsabile di quella enorme immissione di erba pura in quella zona. L’errore fatale di Frank mette sul chi vive Richie che indaga a fondo su questo super ricco di cui non si conoscono le fonti di guadagno.Le indagini a tutto campo portano Richie a scoprire in qual modo la droga giunga a destinazione.Essa viene occultata all’interno delle bare che riportavano in patria i cadaveri dei soldati statunitensi caduti in Vietnam. La trappola scatta, vengono arrestati tutti gli esecutori materiali del trasporto e dello spaccio di droga. L’ultimo arresto è per l’insospettabile Frank.Ora per lui c’e la galera a vita ma Richie tratta spregiudicatamente con lui e lo convince a collaborare per individuare i tanti poliziotti corrotti. Ne uscirà abbastanza bene anche perché vengono arrestati un elevato numero di personaggi implicati in atti di corruzione. Richie, ormai amico di Frank, diviene il suo avvocato difensore e contribuisce a che l’ex gangster venga messo il libertà dopo soli 15 anni.

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