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MEDITAZIONE NATALIZIA
di
ms

O Gesù, di nulla hai avuto bisogno, nessuna è stata la tua necessità  per tè stesso quando scendendo dalle sfere celesti ed assumendo veste umana nel giorno della tua nascita su questo pianeta, ti sei circondato esclusivamente di una grotta adibita a mangiatoia, senza nessun comfort materiale intorno a te e dopo avere fatto la tua prima esperienza negativa con gli uomini che ti rifiutarono posto nell’albergo, omettendo di renderti omaggio e onorarti nella maniera che ti sarebbe sempre dovuta. Tale il tuo amore incondizionato per il Padre e per la Verità, che hai desiderato cominciare a risplendere e ad irradiare come un magnete la luce del Tuo Spirito dal di dentro di quello scarno, vuoto e nudo paesaggio che ha fatto da scenografia al Tuo Natale e che bene rappresenta l’antico, vasto e  drammatico “deserto” che dimora il cuore di chi ancora non ti conosce e non ti ama. E’ lì che sei nato nella storia, è lì che è sorto il tuo Astro, ed è ancora lì che continui anche a nascere attraverso i secoli, all’interno delle profonde ed ampie grotte di questo mondo, ovunque vi sia un uomo ed un cuore disposto a farsi meno e ad accettare il tuo esempio di povertà, per permetterti di emergere e farti spazio dentro sé stesso, di vivificare la propria anima, di manifestare sotto questo stesso sole al mondo la Grande ed Immutabile Verità di un Dio che è Padre, di un Dio che è Amore.

È nell’incanto stellato della Notte di Natale che affondano le radici di quello che un giorno sarà il tuo ministerio e la tua missione in mezzo agli uomini, prima di molte azioni, prima di molte parole. È lì in ultima analisi il fulcro stesso di tè stesso, il centro di tutto, intorno al quale tutto poi ruota e si muove, cambia e si trasforma: sono le tue sembianze di infante inerme, unite alla tua speciale natura divina, che già possedevi. È l’accettevole, benevolente e tollerante immagine di Te bambino che come gloriosa sigla di apertura ti preannuncia e comincia a parlare di tè al mondo. Poi crescerai e diventerai il Cristo adulto che porterà al mondo la buona novella di un Regno che è vicino e di un Dio che salva, e sacrificherai tutto tè stesso per amore dell’uomo, fino alla morte di croce.

Ma per quanto piccolo ancora Tu fossi, è fin dalla Tua Nascita che Tu hai cominciato a manifestare al mondo quello “Spirito di Verità” che avresti poi approfondito più avanti, in una occasione e in una circostanza così diversa ma allo stesso tempo così simile a quella del tuo sacrificio ultimo, della tua elevazione davanti al mondo nel supremo amore della Tua croce. Sulla Croce, proprio come un Bambino, pur nella pienezza delle tue facoltà di uomo e di Figlio di Dio, trionfando sopra il dolore e la morte, avresti consegnato il Tuo Spirito abbandonandoti fiducioso all’abbraccio con l’Abbà/Papà, in una mistica effusione reciproca di tenerezza divina. Sì, Gesù, aiutaci a cogliere questa sublime somiglianza, questa unità nello Spirito, questa chiave di salvezza: aiutaci a vedere la gloria del Tuo Natale scaturire dalla contemplazione della Tua Santa Croce, e aiutaci a vedere il mistico e profondo messaggio trasmesso dalla Tua Croce anticipato nel silenzio di quella stellata notte mediorientale del Tuo Natale.

Chiudendo il cerchio, tutto finalmente sarà compiuto, non sarà la morte ma la Vita ad avere trionfato. Vita che solo tu possiedi in pienezza e che doni, o Gesù, e che noi assetati ti domandiamo, per comprendere finalmente per esperienza personale attraverso la Tua stessa voce il senso del tuo messaggio, il mistero del tuo sacrificio, la promessa della tua resurrezione eterna. Nasci, o Gesù, nei nostri cuori, comincia a parlarci di Te. Possano le schiere degli angeli di Dio annunciarti, l’astro celeste precederti, e il mondo non ancora conoscerti e vederti.

O Spirito di Verità, o Spirito della Croce del Golgotha,

o Spirito del Divino Infante di Betlemme.
Amen!