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C'ERA UNA VOLTA L'EDUCAZIONE...e le regole d'oro di Monsignor Della Casa
 

di Lea Mina Ralli

 

Fare non quello che piace a noi, ma quello che è gradito a chi ci sta intorno.
Vestirsi bene e con gusto, secondo la propria età e condizione.
Non basta avere indumenti lussuosi se si indossano in modo sconcio.
Cercare di non correre sempre avanti agli altri, ma sapere aspettare il proprio turno.
Non rispondere male e non essere scontrosi e strani.
Non mentire né accusare altri di cose non vere.
Tieni pulita e in ordine la tua persona per il rispetto tuo e degli altri.
Camminare senza far spenzolare braccia e mani.
Non evidenziare le scarpe sporche ovunque in modo sconsiderato.
Non vantarsi né sminuirsi troppo rifiutando onori meritati.
Chi si avvilisce più del dovuto, mostra maggiore superbia di chi usurpa onori.
Non dare consigli non richiesti, a meno che non ci sia amicizia particolare.
Non ingiuriare il prossimo né prenderlo in giro e neppure calunniarlo.
Parlare con tono giusto senza bisbigliare.
Ripetere mille volte le stesse cose, imbarazza chi ascolta perché lo fa sentire sciocco.
Non interrompere le frasi altrui, né togliere la parola agli altri.
Sapere ascoltare pazientemente pure chi parla lentamente.
Non parlare a vuoto e pensare prima di parlare.
Nella conversazione non scegliere temi troppo difficili.
Evitare gli argomenti imbarazzanti, spiacevoli o sconvenienti.
Non dire parolacce e neppure bestemmie perché sporcherebbero la tua bocca.
Parlare in una lingua comprensibile per chi ascolta e senza sottintesi né significati nascosti.
Scegliere sempre parole chiare e belle tanto in relazione al suono che al significato.

( da un periodico letto recentemente )