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SPAVENTI QUOTIDIANI

Gli spaventi di antica memoria erano casuali e circoscritti ai luoghi dove avvenivano calamità naturali e catastrofi eccezionali e gli spauracchi erano gli spaventapasseri messi nei campi col proposito di salvare le piante dall’invasione degli uccelli predatori. Nessuno vieta di ricordare quanto sopra dal momento che questo nostro tempo è gravido di spaventi giacché nelle cronache giornaliere gli spauracchi si susseguono ininterrottamente generando panico negli sprovveduti lettori. Basta poco per ingigantire un qualsiasi fatto e molti cronisti si ergono a opinionisti concludendo un accenno di notizia secondo i loro criteri. Prendiamo in considerazione lo spavento che in questi giorni sta invadendo il mondo a causa dell’influenza aviaria che solo in Asia sta causando seri danni. Non bastano le esortazioni di eminenti scienziati che cercano di spiegare che non vi è alcun motivo di vero pericolo per l’occidente e che i pennuti trovati morti su alcune spiagge non erano contagiati da alcun male, ma solo sfiniti dopo il lungo volo della migrazione. Questa è una decimazione naturale che avviene ad ogni stagione. Che dire su polli e oche dei nostri pollai che vengono guardati con circospezione solo per una supposizione di contagio? Questo è uno spavento che ha allontanato dalle nostre tavole ogni tipo di carne bianca non tenendo in nessun conto le parole del Ministro della Sanità che ha specificato più volte che basta cuocere questo tipo di carne per annientare il virus malefico. Ma chi è che mangia il pollo crudo? Ed è quasi certo che il nostro territorio non verrà contaminato dall’influenza aviaria e nel malaugurato caso che ciò dovesse avvenire, il vaccino sarà pronto per salvaguardare la nostra salute. Non lasciamoci spaventare e diamo fiducia alla barriera di protezione messa tempestivamente in atto dalle autorità preposte e seguiamo le indicazioni igienico sanitarie che ci vengono insegnate.
Questa è già un’ottima prevenzione personalizzata.

Lea Mina Ralli