LA TORTORA CADUTA

Da suolo africano oppure quello indiano

tortorella sei giunta trafelata

dopo lunga e sofferta trasvolata

 anelando calore e un pò di grano.

 

Ti sei trovata in un  prato sconosciuto

e neppure un solo chicco t’ha sfamato…

Nella nottata l’ale hai abbandonato

mentre il capino al suolo s’è accasciato.

 

La tua odissea è simile a coloro

che illusi vanno verso nuove terre

cambiando lidi sempre in cerca d’oro.

 

Ma l’umana pietà tu l’hai trovata

che t’ha scaldata  t’ha rifocillata

e la forza di volare  t’ha ridata.

 

 

Lea Mina Ralli