Capostipite di
questa famiglia fu
Cipriano Ralli che
possedeva un feudo a Orte. Il di lui figlio,
Michele, fu Capitano valoroso che, verso la metà del XIII secolo, sposò
Costanza, nobile viterbese.
Giovanni, loro figlio, militante sotto le insegne della Repubblica Fiorentina fu chiamato dall'
Imperatore di Costantinopoli col grado di Capitano Generale del suo esercito.
Il Capitano Ralli riportò
una strepitosa vittoria sui persiani; si accasò poi in Bisanzio ed ebbe un
figlio che prese il nome del nonno Michele. Questi, per i suoi meriti, divenne
Imperatore di Nicea col nome di Michele VIII (1259).
Alleatosi ai Genovesi nel
1261, riconquistò Costantinopoli ai Latini, restaurando l'Impero di Oriente.
Fu eletto, per questo,
Imperatore di Costantinopoli assumendo il nome di Michele Paleologo significante, appunto, il Restauratore dando inizio ad una lunga Stirpe che regnò di padre
in figlio.
Per sventare i piani di
Carlo d'Angiò, Michele, aderì, unitamente ai Genovesi e ai Veneziani,
all'unione della Chiesa Greca con quella Romana (Concilio di Lione 1274).
Sconfitti gli Angioini a
Berat (Albania 1281) dopo lo scoppio dei Vespri Siciliani (1282) favorì
l'intervento di Pietro d'Aragona in Sicilia.
Seguì a Michele il figlio
Andronico, poi Michele IX (1320) ed altri discendenti, fino alla conquista di
Costantinopoli da parte degli Ottomani (1453) all'ottava Dinastia dei Paleologi.
Al conseguente ritorno in
Italia la famiglia riprese il cognome originario di Ralli.
Nel ramo di Orte vi si
ritrova un Cipriano, Vescovo di Nepi, zio di numerosi discendenti fra cui
Teofilo che si accasò a Roma con Maria Gabrielli di ceto elevato ed ebbe sette
figli:-
Ugo sposato a Giuseppina
Oliveti, ebbe due figlie: Lea e Liliana;
Ulderico ebbe Vanda;
Giulio ebbe Guglielmo e Mariamatilde;
Roberto ebbe Silvana, Luciana e Clara;
Renato ebbe Alberto, Luigia, Bruno, Maurizio, Mario e Marina;
Riccardo ebbe Piero e Isabella;
Marcella non ebbe figli.
Del ramo romano di Teofilo porteranno avanti il Casato i figli di Alberto,
Maurizio e Mario che hanno discendenza maschile. |
Famiglia originaria delle
contrade di Marzotto, passata in Venezia, venne inserita in quella
nobiltà nel
1207, nella serrata del Maggior Consiglio. Vari suoi membri si distinsero nelle armi, nelle lettere e nelle Magistrature.
Nel secolo XVI passò nel
Piemonte e un altro ramo nel Lazio.
Giovanni fu Capitano d'arme in Torino nel 1742; Francesco e Domenico furono
canonici. Francisco,
patriota spagnolo (1781/1836) diresse la guerriglia contro i francesi, fu
esiliato e, dopo la Restaurazione, prese parte ai moti del 1820 insieme ai
liberali, fuggendo però al ritorno di Ferdinando VII (1823). Nel 1935, dalla
Reggente Cristina, ebbe il comando delle truppe contro i Carlisti.
Il suo nome è
inciso nel mosaico della Torre di Belem a Lisbona.
Del ramo laziale, si ritrova a Palestrina Raffaele il cui figlio Antonio, si
trasferisce a Roma coi figli Augusto e Maria.
Augusto si accasa con Virginia Montanari e avranno sei figlie femmine e un
maschio Mario che sposerà Lea Ralli e avranno quattro figli, ciascuno dei quali
metterà al mondo due figli:
Alvaro Eleonora e Barbara
Fernando Fabrizio e Fabio
Vilma Stefano e
Alessia
Marcello Valerio e Azzurra.
Il nome verrà portato avanti dai figli maschi di Fabrizio, Fabio e Valerio.
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