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LA FIDUCIA  IN   DIO

Dalle telefonate che ricevo, dalle conversazioni che si svolgono quando le persone vengono a trovarmi, dai giornali e dalla televisione una frase ricorre sovente: "non ci si può più fidare di nessuno".
La fiducia è un sentimento di una persona tranquilla e sicura perché ha trovato un’ancora di salvezza in Dio. Infatti non mi ha mai lasciata ed ho la certezza che non lo farà mai, perché ho una fede  incrollabile ed umile.
Messa di fronte alla vita ed ai suoi dolori  ho avuto bisogno di appoggi su cui  contare, persone in cui rifugiarmi per non essere angosciata, ma per restare serena, nonostante le prove. Vivo  tranquilla perché ho  trovato chi mi sta vicino, mi aiuta e  mi vuole bene.
Ho notato che oggi, rispetto alla mia generazione, le persone hanno più disponibilità, ma manca loro la fiducia. Siamo in una società dove i figli raggiungono traguardi di benessere  e di comodità  a noi preclusi, anche se in questi ultimi anni la soglia della povertà sta crescendo specialmente tra il ceto medio. Le persone hanno preferenze diverse, ma è anche vero che la lettura di un buon libro non è  una scelta di molti, anche se tutti sono desiderosi di guide e di regole morali. Solo quando si legge la Bibbia dove c’è un combinarsi di spiritualità, preghiera, insegnamenti morali, miracoli e riflessioni, si entra  in una realtà che porta ad uno stato di calma e di fiducia. E’ un libro di cui si ha bisogno  per ritrovare se stessi e capire la società in cui viviamo. Leggere la Bibbia perciò diventa improvvisamente necessario perché è necessaria la stabilità di una parola più consistente, più spirituale e più assimilabile. I suoi lettori  non si contano in orizzontale, ma in verticale, non si calcolano nella dimensione dell’attualità, ma in quella della continuità, si succedono da una generazione all’altra. E’ l’unico libro che ha attraversato il tempo, è sopravvissuto ad ogni genere di mutamenti, è giunto  fino a noi comprensibile  e sarà ancora  necessario nel futuro. 
Io leggo  la Bibbia da sempre, da ragazza avevo in casa solo i Vangeli e gli Atti degli Apostoli, in seguito   il Nuovo Testamento. Non era permesso  leggere tutto l’Antico Testamento, ma solo  libri con i passi scelti. Finalmente negli anni in cui ho studiato teologia, ho avuto la fortuna di conoscere bene tutta la Bibbia. La continuo a leggere, mi aiuta ad accettare la sofferenza e molte figure mi sono di esempio.
E’ importante l’insegnamento di Abramo. Egli ha avuto fiducia senza riserve nelle promesse del Signore e nella volontà di mantenerle, sia quando gli predice  la nascita di Isacco (Gn 12,1-3; 7) da lui e sua moglie Sarah, ambedue  anziani (Gn 21, 1-7); sia nel momento in cui il Signore gli chiese di sacrificare il figlio  (Gn 22,1 ss). In questi due episodi si  riconosce l’onnipotenza e la misericordia del Signore e e come Abramo si fidava di Lui. 
Un personaggio indimenticabile per me è Giuditta.  Ella  predicò una fiducia incondizionata verso Dio agli anziani di Betulia quando vennero da lei.  Ella parlò contro la resa della città ad Oloferne, spingendoli a fidarsi incondizionatamente in Dio. Disse :”E voi non pretendete di impegnare i piani del Signore Dio nostro...attendiamo fiduciosi la salvezza che viene da lui, supplichiamolo che venga in nostro aiuto ” (Gdt 8,16-17). Promette inoltre di liberare la città e ringrazia il Signore di averla messa alla prova, come ha già fatto con Abramo (cf 8,25,26).  Diventa una donna pronta a fare tutto il necessario e per ottenere il suo scopo mette in gioco la sua stessa vita. Così prega: “Dio, Dio mio ascolta anche me che sono vedova...infondi in questa vedova la forza di fare quello che ha deciso” (Gdt 9, 4; 9). Nella sua preghiera Giuditta chiede al Signore: “infondi a questa vedova la forza di fare quello che ha deciso......spezza la loro (degli Assiri) alterigia  per mezzo di una donna. Perché la tua forza non sta  nel numero, né sugli armati si regge il tuo regno:  tu sei invece il Dio degli umili, sei il soccorritore dei derelitti, il rifugio dei deboli, il protettore degli sfiduciati,  il salvatore dei disperati.” (Gdt 9, 9-11) Giuditta mi  trasmette l’esempio di aver fiducia in Dio come protettore.
Leggo nel libro del profeta Geremia parole di speranza: "benedetto l’uomo che confida nel Signore/e il Signore è sua fiducia./Egli è come un albero piantato lungo l’acqua,/non teme quando viene il caldo,/le sue foglie rimangono verdi;/nell’anno della siccità non intristisce,/ non smette di produrre i suoi frutti. (Ger 17,7-8). 
Quando ho paura per il mio avvenire mi sento  vicina a Susanna che senza  difesa ed in pericolo confida in Dio: “piangendo alzò gli occhi al cielo, con il cuore pieno di fiducia nel Signore”(Dn 13,35).
I salmi mi aiutano a pregare perché esprimono un appello fiducioso: “Ho sperato: ho sperato nel Signore/ed egli su di me si è chinato/ha dato ascolto al mio grido.." (Sl 40, 2)
“Sei tu, Signore la mia speranza,/la mia fiducia fin dalla mia giovinezza.”
(Sl 71 , 5)
Sento molto vicina a me la figura di Gesù, perché mi dà l’esempio più significativo da seguire.E’ morto pregando:  ”Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.”(Lc 23 ,46). Queste parole sono tratte dal salmo 31 che  inizia con: ”In te Signore, mi sono rifugiato,/mai sarò deluso;/per la tua giustizia salvami./Porgi a me l’orecchio,/ vieni presto a liberarmi....Mi affido alle tue mani;/tu mi riscatti, Signore, Dio fedele./....io confido in te Signore;/dico: <Tu sei il mio Dio,/nelle tue mani sono i miei giorni>/...Hai ascoltato la voce della mia preghiera/quando a te gridavo aiuto....Siate forti, riprendete coraggio,/o voi tutti che sperate nel Signore.”Gesù attira a  tante persone,  suscitando in loro fiducia, perciò  diventano  suoi seguaci e di conseguenza  testimoni fedeli. A tutt’oggi chi crede in Cristo è una persona fiduciosa, non più presa dall’angoscia.
Vorrei dire con Paolo, nella certezza  della mia fede: “Rendo grazie a colui che mi ha dato la forza, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia chiamandomi “ (1 Tim 1, 12). Infatti Dio vuole salvare tutti gli uomini(1 Tim 2, 4) e farne suoi figli adottivi in Gesù (Ef 1,3 ss).