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Ama il tuo prossimo come te stessa


Questo non è un articolo, è quello che ho ascoltato, pensato ed elaborato stando stesa nel mio letto, nel silenzio e nella calma del mio appartamento.
E’ una situazione dove una signora danarosa trattava male la sua colf straniera, non volendole dare lo stipendio nei due mesi estivi, perchè non aveva bisogno di lei, solo in settembre.
La colf piangeva ricordando che era venuta in Italia perchè dalla mattina alla sera i padroni avevano chiuso l’industria dove lavorava, lei aveva fatto molti mutui mensili con le banche e, se non li pagava, le avrebbero preso la casa. La risposta è stata “lo so, ma non mi servi quando sono al mare e non ti posso pagare, cerca un altro posto per l’estate“.
La signora forse si dimenticava che non vi sono posti quando la stagione è iniziata!
Per fortuna sono riuscita a procurarle un lavoro !
Aver seguito i travagli della povera rumena, mi ha permesso di riflettere su come oggi poche persone pensano all’altro.
Durante le ore in cui sono stesa nel letto piena di dolori, ho pensato come aiutare, pur disabile al 100%, coloro che mi sono vicini e rispondere a quello che mi chiede Gesù nel Nuovo Testamento : ama il tuo prossimo come te stesso (Mat 22,39, Mar 12,31); alla domanda: quale ti pare essere stato il prossimo nella parabola del buon samaritano? Mi sono risposta che per me, ora, sono coloro che cercano un lavoro, per aiutare la famiglia, finita in una vera povertà.
Leggere la Bibbia mi ha aiutato nelle mie riflessioni, a non attestare il falso verso gli altri  (Eso. 20,16; Deu. 5,20) nè quello che sia suo (Eso. 20,17) e non opprimerlo (Lev.19.13); ma riprendilo pure (Lev 19,17) e non gettare vilipendio contro il tuo prossimo( Sal 15.3), perché chi disprezza il prossimo pecca (Prov 14,21); infatti è come un pazzo, così è colui che inganna il prossimo (Prov 26,19).
Ho cercato di pregare per il mio prossimo e  mi sono venuti in mente oltre alla mia famiglia, i poveri, le consorelle, gli ebrei che ho sempre cercato di aiutare, gli omosessuali che rispetto e specialmente per il Santo Padre quando deve fare un viaggio.

 

Roma, marzo 2010

Maria Caterina Chiavari Marini Clarelli  

 

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