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Gli articoli delle pagine 9-10-11-12-13
14-15-16:
Gosford Park
Panic room
Depressione in ascesa?
La donna è donna
Speranza di giustizia
C'era una volta
Regione e Comune
DOCUP - Obiettivo 2

 



New York - New York
Ancora sulle E-mail
I fiori di Bach
Amif e floriterapia
Conoscere le piante
Bach e i cinque fiori
Sformatini di sogliole
Torta all'ananas


pagina 9



ROMA, LA MUSICA HA IL SUO "PARCO"
di Lea Mina Ralli

Dal 22 ottobre 1934 sono trascorsi circa 25000 giorni. La data ricorda il giorno in cui Mussolini diede la prima picconata per abbattere l'Augusteo Sala da concerto romana che aveva visto l'esibizione di esimi musicisti e che aveva una acustica perfetta .Da allora, molte sedi furono adibite a Sale da concerto, ma nessuna veramente degna di una città che non è solamente la capitale d'Italia , ma anche capitale della Musica. 
Ora il sogno vagheggiato da sempre è divenuto realta e, proprio il 21 aprile , 2755 mo Natale di Roma, si è inaugurato il Parco della Musica al Villaggio Olimpico del Flaminio che ha svelato agli intervenuti la realizzazione di un opera colossale che ha superato molti ostacoli, interrompendo i lavori per svariati anni. 
Vale raccontare le vicissitudini che ne hanno accompagnata la realizzazione.
L'idea dell'Architetto Renzo Piano che ha al suo attivo Opere notevoli in ogni parte del mondo, si qualificò vincente perché basata nella suddivisione del complesso da edificare in tre corpi rifiniti da cupole a forma di scarabeo, armonizzanti con la natura . Il Progetto fu approvato l'8 luglio 1994 e il 26 novembre dello stesso anno fu posta la prima pietra dal Sindaco Rutelli, molte però furono le interruzioni che ne hanno ritardata la costruzione. 
Oltre varie diatribe poltiche e culturali, il prolungarsi dei lavori è stato motivato anche dal ritrovamento, nel sottosuolo, di una casa rurale di 4000 metri quadrati del VI secolo a.C., che ha anche costretto la modifica del progetto iniziale la cui base è stata rialzata. 
Il riappalto dei lavori avviene il 10 agosto 2000 e segna la ripresa di questa gigantesca opera che sarà la macchina da musica e da spettacolo del futuro e che, nelle enormi casse armoniche delle tre sale prevede esecuzioni musicali di ogni genere, dalla classica a quella roc ed anche ad altri generi di spettacoli la cui gestione artistica è stata affidata al Comune di Roma , all'Accademia di Santa Cecilia e all’Associazione Musica per Roma. 
Nel verde del vicino Stadio Flaminio, avrà tanti servizi, spazi di giochi per l'infanzia, un parcheggio coperto per 540 posti auto a cui ne verrà aggiunto anche un'altro di 200. L'inaugurazione, benedetta dal Cardinale Ruini, alla presena del Presidente
Ciampi e Signora, del Sindaco Walter Veltroni e tutte le massime Autorità politiche, artistiche e culturali, ha aperte le prime due sale: quella media di 2900 posti e quella piccola di 700 mentre il 21 dicembre toccherà alla maggiore di 3000 posti. Il primo colpo di bacchetta l'ha data il Maestro Chung e le note dell'ouverture del Guglielmo Tell di Rossini hanno segnato l' avvio a questa nuova e spettacolare Era musicale e che seguita dall'Alleluja del Messia di Hendel, hanno fatto presagire, all'emozionato pubblico, presente l'avvenire della nuova storia della Musica dell'Auditorium di Roma. Il facile accesso e la possibilità di sosta per tutti nella grande area centrale renderà piacevole e confortante la frequentazione a questa città musicale, altra attrattiva di una città che accomuna passato e futuro e che è sempre stata terra di musicisti e di estimatori di ogni genere artistico.
Riassumendo la conclusione del discorso del Sindaco Veltroni, possiamo dire che, il Parco della Musica, offrendo anche confort di ogni genere, potrà divenire anche meta di serene passeggiate e di picnic domenicali per ritrovare quel godimento antico che il clima di Roma sa sempre offrire. 

 


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Gosford Park
di Barbara Felici

Un film da non perdere. In una splendida villa immersa nella campagna inglese, arrivano gli invitati dei padroni di casa per una battuta dei caccia. Sono quasi tutti accompagnati dai loro valletti personali, e da subito veniamo catapultati in questo universo classista dove anche il personale di servizio è snob quanto e forse più dei rispettivi datori di lavoro. Una galleria di personaggi impagabili, descritti con uno humor raffinatissimo. Zia Maggie poi, la squattrinata nobildonna interpretata magistralmente da Maggie Smith, li sovrasta tutti. Ci sarà un delitto alla Agatha Christie, ma serve solo da spunto per la caratterizzazione dei personaggi.. Altro pezzo forte del film sono i costumi e l'ambientazione, curati meticolosamente. 

PANIC ROOM

Ecco l'ennesimo pezzo di bravura di Jodie Foster nel ruolo, per lei consueto, di una donna di non comune forza d'animo. 
Il tema è purtroppo attuale: tre malviventi si introducono in casa per rapina. La protagonista si batte con disperazione e intelligenza, preoccupata soprattutto di salvare la figlia adolescente. 
Un crescendo di suspence e violenza che piacerà particolarmente agli amanti del genere. 
Ben confezionato.

 


 

 

 

 

 

 

DEPRESSIONE IN ASCESA?
di Lea Mina Ralli


Oggigiorno quasi tutti diciamo di essere depressi perché in effetti la vita ci offre esempi deprimenti che comprimono slanci ed allegria per cui la depressione sembra essere un male comune. Una distinzione però è d'obbligo visto che alcuni sintomi che appaiono banali e transitori possono invece instaurare dei malesseri profondi che, se non curati per tempo, potrebbero divenire cronici e cambiare persino la personalità del sofferente. Bisogna sapere che la depressione è causata da un'alterazione biochimica del cervello che va tempestivamente ripristinata e ricondotta nei giusti parametri. Per questo, studi recenti, hanno stabilito che la depressione è una vera malattia che se curata con farmaci adatti sotto controllo psichiatrico attento e paziente, è destinata a guarire perfettamente. La malattia può comparire a tutte le età, persino in quella infantile.
In tal caso sarà compito dei familiari accorgersi di qualche anomalia di carattere che colpisce i bambini e affrettarsi a sottoporli a visite specialistiche che sapranno risolvere il problema. Ora che l'informazione capillare dei mass media permette la conoscenza approfondita nel campo medico/scientifico, ciascuno comprende meglio quei mali misteriosi che nel passato hanno ingenerati tanti tabù che rendevano difficile curare alcuni malati. Ed è per tale conoscenza che molti di quelli più sofferenti si rivolgono con fiducia ai Centri medici specializzati dando l'impressione che la depressione sia in aumento. Fortunatamente anche i farmaci si sono evoluti e mentre quelli triciclici davano effetti collaterali quali anoressia , bulimia, eccitazione, sonnolenza e dipendenza (per citare i più appariscenti) ora esistono medicinali mirati che con specifiche somministrazioni permettono cure atte a ripristinare l'efficienza di una mente alterata. Spesso lo stato depressivo si scatena come reazione a traumi emotivi gravi, detta appunto depressione reattiva ed ha una durata più o meno lunga, mentre la depressione anacritica che non ha motivi apparenti, darà crisi ricorrenti dovuti anche ad alcune familiarità sconosciute che non tutti i psichiatri sanno curare in modo corretto perché hanno sintomi fobici simili alla psicosi e che si esprimono con l'isolamento dalla società e da amici e parenti, il rifiuto ad un lavoro o ad un sentimento d'amore. Quaranta volontari, depressi guariti, hanno dato vita al "Progetto Itac " che, da due anni , tende una mano ai malati di depressione indirizzandoli verso la cura più a loro idonea, senza fini di lucro e nell'anonimato. Ne ha parlato in Tv la vice Presidente dell'Associazione ITACA dott.ssa Ughetta Radice Fossati, mettendo in evidenza quanto sia più facile fare accettare visite e cure ai tanti depressi che tramite telefono:
0272016450 oppure l' E-mail :progettoitaca@com possono informarsi mettendosi al riparo dalla curiosità altrui e, attraverso il Sito www.progettoitaca.org, potranno approfondire meglio il loro stato di salute.

 

 

 

 

 


La donna è donna
di Lea Mina Ralli

L'apporto di una donna è costruttivo
e quando manca il mondo è negativo
ed or che la mimosa la festeggia
un 'eco d'amore in ogni luogo echeggia.
* * *
Anch'io vò dedicarle la mia ode
e in ogni frase vi sarà una lode
che svelerà la vena mia più lieta
raggiungendo d'un subito la meta.
* * *
Dirò che in ogni frangente sa trionfare
e sempre un uomo la vuole conquistare
pur se talvolta è scontrosa e par nemica
sarà adorabile se si dimostra amica.
* * *
Davanti a un dramma si potrà intristire
ma è sempre pronta il mondo a consolare
perché il suo acume la fa destreggiare
e chiunque soffre lei saprà aiutare.
* * *
Di antichi retaggi è ognor depositaria
e all'occorrenza sa far l'autoritaria.
Perciò ti prego: oh donna! Non strafare…
sì grandi pregi non mascolinizzare!
* * *
Ma resta donna "Donna" non cambiare
vivi nel mondo senza sortilegi
e non sottovalutare i tuoi vantaggi
volgendo al sublime i tuoi più grandi ruoli
* * *
pure seguendo itinerari e voli 
così che sempre ogni tuo diletto
ritrovi presso te conforto e affetto.
* * *
Copiosamente ne sarai appagata
e ovunque sarai amata e rispettata.

 


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SPERANZA DI GIUSTIZIA
di Giuseppe Trabace


Quella giovane studentessa in lacrime, finalmente assolta il 10 aprile dalla Corte d’assise di Roma da un’accusa tremenda, ha subito detto stravolta dall’emozione “sono sempre stata certa della mia assoluzione ma la sentenza non mi restituirà l’anno che mi è stato rubato. Sono stata trattata come un mostro.” Una vita quella di Daniela Stuto segnata dalla morte improvvisa di quella Francesca Moretti che era forse l’amica più cara. Convivevano in piena armonia le due ragazze in un piccolo appartamento nel quartiere San Lorenzo di Roma finchè un giorno di febbraio di due anni or sono Francesca si sente male, ha le convulsioni. Subito soccorsa da Daniela muore tra gli spasimi dopo poche ore in ospedale. 
L’autopsia rivela che causa della morte è cianuro rinvenuto nello stomaco della povera vittima. Scattano le indagini di polizia e procura. 
La Stuto, poco prima si sentisse male la Moretti, ha preparato una minestrina per l’amica. Fatto normalissimo per chi vive nella stessa casa, ma gli “occhiuti” investigatori puntano la loro “affettuosa” attenzione sull’amica del cuore. Non c’è movente per la presunta assassina e, nonostante accertamenti che si estendono alla Sicilia, luogo di nascita della sospettata, non si riesce scoprire come e dove la ragazza si sarebbe procurata il cianuro omicida. L’accusa non demorde, si accavallano duri interrogatori per l’indagata, perquisizioni, perizie approfondite. Nulla di nulla viene fuori che provi la colpevolezza di Daniela, eppure questa ragazza subisce l’angoscia e l’umiliazione dell’arresto. 
Dopo mesi, che sembrano secoli per l’imputata, inizia processo ed il P.M., senza complimenti e purtroppo senza dubbi…, chiede per lei 25 anni di carcere.
Fortuna vuole che in corte d’assise la ragazza venga giudicata da una giuria popolare poco propensa a seguire le tortuosità dell’accusa e, finalmente, esce fuori una sentenza di assoluzione per la Stuto per non aver commesso il fatto. 
Un’esperienza da dimenticare in fretta per Daniela ma anche un interrogativo per il cittadino comune del nostro bel paese. 
La nostra avanzata Costituzione, il nostro nuovo codice che avrebbe dovuto superare le scarse garanzie del vecchio codice Rocco, le battaglie condotte da più di un partito per garantire le libertà personali di noi tutti non sono in questa storia - e non solo in questa… - stati sufficienti a impedire che un essere umano fosse messo alla gogna. 
Daniela Stuto, una persona, senza precedenti penali, con una vita del tutto normale, per occasionale contiguità con un grave fatto delittuoso, ha dovuto subire, a quanto risulta dalle cronache dei giornali, una serie di atti persecutori senza che a suo carico vi fossero prove o seri indizi sulla sua colpevolezza. Una riflessione seria da parte delle massime istituzioni su come funzioni l’attività inquisitoria in Italia ed una serie di rimedi per limitare i danni pare un suggerimento, forse ovvio, ma utile e non rinviabile.

 


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C'ERA UNA VOLTA
dall'archivio di Lea Mina Ralli


19 Febbraio 1513 
Papa Giulio II° firma la bolla che detta i principi per la fabbricazione della Basilica di San Pietro. 
Marzo 1803 
Esce il bando con cui si fa proibizione agli Ebrei di fare uso di maschere durante il Carnevale (Festa ebraica del Purim) dentro casa e nelle feste all’aperto. 
9 Marzo 1803 
La Delegazione della Grascia fa proibizione ai venditori di alimentari di usare carta non permessa sotto la pena di 10 scudi che verrà comminata anche con la semplice delazione del defraudato munito di un solo testimone. 
2 Febbraio 1808 
Le truppe francesi entrano in Roma al comando del Generale Miollis 
20Febbraio 1816 
Al Teatro Argentina di Roma va in scena, con esito negativo, la prima dell’opera “Il Barbiere di Siviglia” di G. Rossini. 
2 Febbraio 1836 
Muore a 87 anni la madre di Napoleone I° ed i funerali si svolgono a Roma nella Chiesa di Santa Maria in Via. 
2-Marzo-1939 
Elezione a Papa di Pio XII° - Eugenio Pacelli. 
10-Marzo-1977 
Le Camere votano per il rinvio a giudizio di Gui e Tanassi ed è la prima volta che la Corte Costituzionale è chiamata a giudicare. 
8-Marzo-1985 
Muore il giornalista Gianni Granzotto. 
3-Marzo-1987 
Nuova legge sul divorzio. Da questo momento bastano tre anni di separazione legale per ottenerlo. 
5-Marzo-1987 
Papa Giovanni Paolo II° chiede la grazia per il suo attentatore Alì Agça. 

 

REGIONE E COMUNE

Una ciminiera alta quarantacinque metri, che svetta sull´Ostiense e, dall´alto, guarda il colle del palazzo Senatorio. Sarà questo il simbolo del Nuovo Campidoglio, la "Casa del Comune" di cui l´immenso Terminal delle Ferrovie costruito per i Mondiali del ´90 ospiterà come una grande plancia di comando il front-office di tutti i suoi uffici con decine di sportelli computerizzati a disposizione dei cittadini.Proprio di fronte alla stazione, due grandi palazzi della Manifattura Tabacchi, con i loro 30 mila metri quadrati, diventeranno la sede di tutti i dipartimenti tecnici dell´amministrazione che ora sono sparsi per la città e pagano affitti per diversi miliardi l´anno."
E proprio sulla Manifattura, per la cui acquisizione stiamo trattando con il Demanio dello Stato" spiega Claudio Minelli, l´assessore al Patrimonio e Progetti Speciali che sta coordinando con il sindaco l´operazione urbanistica che trasformerà molte abitudini della città "si alza quella ciminiera di mattoncini rossi che mi sembra un´immagine visibile e importante per il "Campidoglio 2", tanto che pensiamo, se sarà possibile, ad una struttura di acciaio esterna per poter arrivare fino in cima. Sarebbe meraviglioso".Non solo. Un altro segno architettonico dovrà venire dalla costruzione di un nuovo edificio di almeno 150 mila metri cubi, sempre per uffici comunali, in un´area delle Ferrovie dove adesso c´è un parcheggio per pullman, anch´essa a ridosso del Terminal. "Naturalmente" aggiunge Minelli "si dovrà bandire un concorso d´architettura per il nuovo palazzo e per la definizione di tutta l´area, che sarà raggiungibile non solo con il metrò, ma anche attraverso il nuovo ponte che alla fine di circonvallazione Ostiense arriverà fino a via Ostiense". Non solo. È stato il sindaco Veltroni ad annunciare ieri in un convegno su "Roma città storica", che "sempre a Ostiense nascerà il Covent Garden di Roma", molto probabilmente sull´area dei mercati generali. Per aggiungere poi che "la riqualificazione della Capitale passerà anche attraverso la rottamazione di edifici e palazzi e la realizzazione di aree pedonalizzate e nuovi parcheggi anche nel centro storico". E a rottamare si dovrebbe cominciare a San Lorenzo. Mentre si lancerà un Forum cittadino sul decoro urbano.Intanto, per circa seimila impiegati e tecnici capitolini si profila il trasferimento ad Ostiense. Il Campidoglio sarà liberato di tutti gli uffici amministrativi e diventerà il più grande museo del mondo. Il Palazzo dell´Anagrafe sarà la sede dei servizi del I Municipio e ospiterà anche il segretariato generale, mentre il palazzo di via della Misericordia, di fronte, sarà destinato alle commissioni consiliari, ai gruppi politici e all´Avvocatura. Nel complesso l´operazione Ostiense costerà 500 miliardi e sarà finanziata dalla vendita del palazzo dell´Acea a via Marco Polo (sono in corso trattative con stessa azienda) e del complesso di via dei Cerchi, che dovrebbe diventare un polo museale dello Stato e ospitare il museo della Camera, a cui tanto tiene il presidente Casini, oltre ad offrire un palcoscenico di prestigio per la preziosa collezione di statue antiche dei Torlonia. 
E la Fiera di Roma della Colombo? "All´inizio" spiega Minelli "pensavamo che potesse essere un´ipotesi possibile per il Campidoglio 2, ma ora la Regione potrebbe trasferirvi il Consiglio e gli altri dipartimenti della Pisana, dove però rimarrà spazio per la sede dell´XI Municipio".


 

DOCUP - OBIETTIVO 2
2000 - 2006


Per la Regione Lazio ci sono oltre 1.700 miliardi di lire di fondi dell'Unione Europea da investire in sviluppo e occupazione entro il 2006, dopo che da Bruxelles è arrivato il via libera al documento unico di programmazione. Il Lazio conclude un negoziato per il Docup Obiettivo 2 all'interno di un ristretto gruppo di testa delle regioni italiane. Si tratta della concreta possibilità di mettere rapidamente a spesa quasi 1.800 miliardi che i fondi comunitari mobilitano per l'occupazione e lo sviluppo, dopo l'approvazione del Docup da parte della Commissione europea per la politica regionale. Il Lazio è tra le prime regioni, cinque in tutto, a tagliare un importante traguardo europeo. La Giunta regionale recupera in questo modo il ritardo di un anno e offre garanzie agli operatori sulla pubblicazione dei bandi. Il Docup è un programma strategico per lo sviluppo economico e di occupazione che concentra i propri investimenti in aree, selezionate nelle cinque province del Lazio, che presentano difficoltà strutturali di crescita. 
I settori di sviluppo privilegiati dal Docup sono l' innovazione tecnologica, gli aiuti alle piccole e medie imprese, la valorizzazione ambientale e il potenziamento delle infrastrutture. 
Complessivamente il Lazio può contare su 918 milioni di euro pari a circa 1.770 miliardi di lire di investimenti. Di questi 371 milioni di Euro (circa 740 miliardi di lire) provengono dalla Comunità europea, 474 milioni di Euro (917 mld) da fondi statali e regionali, e 72 milioni di Euro (140 mld) da contributi privati. lmr

 

Rimandiamo i nostri lettori alla
pagina VIAGGI, dove potranno 
leggere tutto intero l'avvincente
articolo di Piero Benedetti, grande
viaggiatore ed organizzatore
turistico.

pagina 13



pagina 14

ANCORA SULLE E-MAIL
di Lea Mina Ralli

Le continue richieste d’informazioni sulla Posta elettronica, ci induce a continuare l’argomento giacché la diffusione dei Computer con relativo allaccio Internet, fa supporre che chiunque possegga questi strumenti possa fare uso della posta e-mail. La cosa importante è quella di essere sicuri di poter corrispondere con un altro internauta poiché essendo un linguaggio virtuale è soltanto per via etere che viene trasmessa e, solamente da un Pc trasmittente ed un altro ricevente. Difatti anche la sua denominazione ne racchiude il senso: e-mail è l’abbreviazione comune di electronic mail cioè strumento che permette di scambiarsi messaggi di solo testo in tempi ridotissimi, ricordando ancora che mittente e destinatario abbiano un proprio inirizzo chiamato e-mail adress.ed è importante avere una propria passwort che è una parola segreta di almeno sei lettere conosciuta soltanto dal mittente e depositata presso il Server che da la possibilità di usare il servizio. Si può anche inviare, con il testo scritto uno o più allegati che possono essere altri scritti o disegni o fotografie avvantaggiati dala rapidità d’invio e ricezione e dalla sicurezza. Un’altra raccomandazione da fare ai fini di contenere i costi del collegamento è di digitare il testo sul modulo da spedire prima di connettersi ad Internet. Una volta imparato il meccanismo non se ne potrà più fare a meno. 

UN APPEZZAMENTO ALLO ZENIT
di Mariafelice Reich

E’ sempre stato un sogno dell’uomo quello di possedere un campicello, un appezzamento di terra tutto suo. Gli antichi contavano in Are la vastità dei loro possedimenti. Si diceva “campi a perdita d’occhio”. E per dire che erano terre sconfinate i grandi dicevano: “il sole non tramonta mai sul mio impero...”. Le guerre sono nate sempre dalla brama di terra. Naturalmente altrui perchè il concetto di “campicello” ormai era superato. Non più terra ma Terre da possedere.
E salendo di concetto in concetto, di conoscenza in conoscenza, l’uomo ormai ha superato sè stesso. Ridevano alcuni nel leggere di quel buontempone - o realista? - che aveva lottizzato e messo in vendita il suolo di Marte per andarvi a trascorrere le vacanze! Ma ora che ti fa l’uomo moderno? Si impossessa di un dominio ... sulla Rete, ci trasferisce i suoi pensieri, i sogni nel cassetto, le foto degli amici; vi organizza incontri, spedisce messaggi e si sente finalmente a casa. Mi direte che non è un luogo dove andarci in vacanza, ma chi l’ha detto? Il Sito è una vacanza permanente. La mente vi si ristora, i sogni si realizzano, le possibilità di incontri si moltiplicano e finalmente l’Uomo ha quell’appezzamento ancestrale che aveva sognato da sempre. Un Luogo in vetta a... Un Sito così lontano che... La Magia della vita così a portata di clic ma così sideralmente lontana da fargli venire le vertigini dell’altezza. Ora l’Uomo possiede un dominio, qualcosa che però ancora non doma. Possiede qualcosa che non conosce, ma che lo affascina, che lo fa sentire al passo con le più travolgenti tecnologie. Qualcosa di indefinito che porta il suo nome come un appezzamento di terra, una particella catastale sulla mappa sconfinata di una Rete ancora incontrollata che, se vuole, può “spegnere” in qualsiasi momento quel tuo sito (lo permette il contratto che ingenuamente abbiamo accettato), oscurare il tuo possedimento, cancellare tutte quelle immagini faticosamente upploadate, salvo poi chiederti scusa per l’avvenuto disastro.
Scrive una che l’ha vissuto quel “disastro” e che si consola della perdita con un altro paio di appezzamenti. In cima al...Web, naturalmente. 

L’Università in Rete 
di Lea Mina Ralli

Come era previsto anche le Facoltà univeritarie sono state conquistate da Internet e le tradizionali aule dei politecnici sono soppiantate da numerosi Siti dedicati a lezioni multimediali che hanno già migliaia di seguaci in tutto il mondo. Il Preside del Teachers College University della Columbia, Artur Levine dice: Ci sarà sempre meno spazio per le Univerità tradizionali" e l'Ateneo di Phoenix in Arizona lo dimostra coi suoi seimila studenti frequentatori assidui dei Corsi in Rete che stanno avendo dei risultati splendidi con diplomi meritatissimi. Anche l'Italia sta rapidamente mettendosi al passo coi tempi e le nostre Università online aumentano anno per anno e ricevono adesioni impensabili fino a poco tempo addietro. Milano, Roma, Torino, Nettuno sono città che hanno Siti ove le lezioni universitarie multimediali sono già attive e seguite in modo continuativo avendo orari conciliabili con l'età dei "fuori corso" e con quelli dei "lavoratori" che, senza tanti spostamenti si adeguano alle lezioni che, in questo caso , potrebbero dirsi personalizzate dalle dispense e mail e dalle dimostrazioni virtuali. Le facoltà di scienze, ingegneria, economia, finanza aziendale, psicologia, giurisprudenza sono collaudate dalla grande esperienza di ottimi Docenti che incontrano gli studenti all'inizio dei Corsi per illustrare i singoli Programmi che poi ognuno seguirà attraverso il proprio PC, ripresentandosi di persona agli esami finali nelle aulet radizionali. Alcuni indirizzi di Siti Universitari italiani sono in questa stessa pagina.   

 


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I FIORI DI BACH
di Lea Mina Ralli


Edward Bach, nato nel Galles il 24 settembre 1886, intraprese lo studio della medicina con molta passione e si laureò a pieni voti nel 1912 all'Università di Birmingham e fu a Londra che aprì il suo studio dove ebbe clientela vastissima. 
Continuamente a contatto con la sofferenza, si accorse che la medicina "ufficiale" allopatica non riusciva ad andare oltre l'aspetto sintomatico del problema perché rivolgeva solo attenzione alla malattia e mai verso il malato. Capì, inoltre, che ciascun individuo ha reazioni diverse di fronte alla stessa malattia e relativa cura. Per questo si avvicinò alla medicina omeopatica, ma anche in questo settore non rimase ad osservare e, da scienziato, notte e giorno si applicò nella ricerca, senza pensare ad altro che trovare un metodo basato sull'individuo, semplice e naturale, utilizzabile da chiunque. 
Nel 1929 si trasferì nella sua terra di origine, dove fece una ricerca capillare sulla flora spontanea di quelle campagne e affinando la sua innata sensibilità sulla natura dei fiori ne estrasse i principi attivi e, provando e riprovando, vide che alcune piante davano delle reazioni positive allo stato d'animo umano. 
Intuì che alcuni fiori trasmettevano attraverso la rugiada, o l'immersione nell'acqua delle virtù terapeutiche uniche. Ne scoprì 12 che costituirono i primi "guaritori", così come furono chiamati dallo stesso Bach. Infine i fiori benefici divennero i 38 attualmente conosciuti. Iniziò immediatamente a proporre questo suo metodo ai suoi pazienti e sempre più felice della sua scoperta decise che questo metodo doveva essere conosciuto da tutti, e si prodigò enormemente nella sua diffusione. 
Per questo fu accusato molte volte dalla classe medica di allontanare le persone dalle prescrizioni farmaceutiche usuali. 
Per tutta risposta Bach scrisse che considerava un onore insegnare a chiunque come guarire se stesso, e poco prima della sua morte, avvenuta nel 1936, chiese di essere cancellato dall'Ordine dei Medici e di voler essere considerato solo un erborista.

 

AMIF E FLORITERAPIA
di Lea Mina Ralli


La floriterapia di Bach è basata sull'effetto energizzante dato da ben 38 piante trattate in modo specifico che consiste principalmente nel raccoglierle all'alba, ancora bagnate di rugiada e tenerle per alcune ore esposte al sole, ognuna nella sua ciotola piena di acqua. Sarà in questa acqua d'immersione che ogni fiore lascerà i suoi principi attivi che verranno usati per ogni affezione in modo diverso. Una ricetta è riportata a pagina 12.
Dopo anni di dissensi e contrasti, il trattamento è stato introdotto anche in Italia negli ambulatori di psichiatria di Trieste, Firenze, Bari e Rho ed è stata fondata anche l'AMIF, Associazione Medica Italiana di Floriterapia che raccoglie coloro che credono nella cura perché vi hanno trovato la guarigione dei propri disturbi e i seguaci oramai sono circa tre milioni.
Gli associati si battono perché la floriterapia coi Fiori di Bach venga riconosciuta ufficialmente come è avvenuto per la omeopatia.

CONOSCERE LE PIANTE
di Lea Mina Ralli


CARDO BENEDETTO: Nasce spontaneamente ai margini dei campi e sui greti dei fiumi , è alta 34-40 cm con foglie verde intenso, acuminate, dentate, a volte spinose; i suoi fiori, tubolosi di color giallo. Da raccogliere in giugno luglio.
Indicato per curare l'idropisia epatica.
CALAMO AROMATICO: Originario dell'India occidentale, vive nei fossi e nelle paludi. In Italia è prolifico nella vallata del Pio. Si utilizza il rizoma che si raccoglie in primavera e autunno, ha odore simile alla canfora e sapore bruciante e amaro., Si usa nella dispesia in tisana o in polvere.
DIGITALE: Pianta perenne , velenosa, sporadica in Sardegna, nei terreni sabbiosi e silicei; si coltiva per le sue proprietà cardiotoniche. Alta da 60 a 100 cm con foglie alterne , oblunghe e rugate e con fiori porporini a forma di ditale (da cui il nome) pelosi e disposti a piramide.Si usano le foglie che si raccolgono a luglio. Cura il morbillo, l' idropisia cardiaca, la peritonite e la polmonite.
EUCALIPTO:Albero originario dall'Australia e delle Indie olandesi e, in Italia , è coltivato nel mezzogiorno. Ha foglie coriacee e glandulose che si spezzettano facilmente al contatto. Il loro odore è gradevolissimo simile a quello della mirra ed hanno proprietà balsamiche utilissime nella tosse, nella tonsillite e nel diabete.

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BACH E I CINQUE FIORI
di Lea Mina Ralli


E' una miscela di cinque fiori (Clematis, Impatiens, Rock Rose, Cherry Plum e Star of Bethlem). Bach mise a punto questa miscela per tutte quelle piccole o grandi situazioni di emergenza. In tutte quelle situazioni che richiedono un intervento immediato, dove non è possibile scegliere con calma il rimedio corrispondente si può usare il Rimedio di Emergenza. E' molto utile, ad esempio, nei bambini, per le piccole paure improvvise, nei casi di incidenti, quando si ricevono cattive notizie, momenti di ansia improvvisi, paure, ecc. 
Si mettono 4 gocce di Rescue Remedy in un bicchiere d'acqua e lo si sorseggia; all'inizio a piccoli sorsi ravvicinati (anche ogni due o tre minuti), poi mano a mano che i sintomi si attenuano, si diminuisce il numero delle assunzioni. Se non si ha disposizione o non si ha il tempo di prendere un bicchiere di acqua, si possono assumere 4 gocce del rimedio puro. Questo rimedio è solo di emergenza e non può sostituire l'uso quotidiano dei Fiori di Bach. 
Per ottenere dei buoni risultati per essere in buona salute con la floriterapia, la cosa migliore, è di assumere i fiori più adatti a ciascuno, personalizzandoli sulla base della situazione del momento.

SFORMATINI DI SOGLIOLE
le ricette di nonnalea


Ingredienti:
200 g filetti di sogliola, 100 g filetto di salmone, 4 cucchiai di panna, un albume, un limone, un cucchiaino di timo fresco, 3-4 cucchiai di vino bianco, poco burro, sale e pepe.
Descrizione:
Eliminate con una pinzetta eventuali lische ai filetti di sogliola e di salmone, poi tagliate i primi a pezzetti e il secondo a striscioline. Mettete tutto il pesce su un piatto, cospargetelo con il succo del limone e il timo, salate, pepate e lasciate riposare per una decina di minuti. 
Frullate i pezzetti di sogliola con l'albume, il vino e la panna fino a ridurre tutto in crema. 
Imburrate quattro stampini a pareti lisce e distribuitevi metà della crema, coprite con le striscioline di salmone e completate con la rimanente crema di pesce. Coprite gli stampini con carta speciale da forno, metteteli a bagnomaria con poca acqua nel forno a 200° e cuoceteli per 20 minuti. 
Lasciare riposare 5 minuti in forno spento. 

TORTA ALL'ANANAS

Ingredienti:
2 uova, 120 g di farina, 150 g di zucchero semolato, 100 g di burro, 10 fette di ananas sciroppato, ½ bustina di lievito vanigliato, 10 amaretti.

Descrizione:
Distribuite 100 g di zucchero sul fondo di uno stampo tondo di 24 cm di diametro, in modo da ricoprirlo tutto. Disponetevi sopra le fette di ananas, mettendone una al centro e 5 intorno. 
Montate le uova con lo zucchero rimasto, unite la farina setacciata con lievito, gli amaretti sbriciolati, il burro ammorbidito ma freddo e le fette di ananas rimaste, tagliate a pezzetti molto piccoli. 
Se la pastella risultasse troppo densa, diluitela con poco liquido di conservazione dell'ananas. Versatela nello stampo e cuocete in forno già caldo a 240° per 35-40'.